lunedì 6 maggio 2024

Il libro “Programma X” di Giorgio Vita (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) - collana Universo del Mistero a cura di Mario Contino

 I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, è lieta di annunciare l’uscita di Programma X di Giorgio Vita.

“Ho scritto questo libro perché sento il dovere di condividere la mia esperienza e mettere in guardia gli altri.

Sono stato trascinato in un mondo oscuro e pericoloso, dove l’occultismo e l’alta finanza si intrecciano per manipolare e sfruttare le persone vulnerabili.

Ho pagato un prezzo alto, sia fisicamente che mentalmente, e non voglio che altri facciano la stessa fine. Questo libro, che consegno ai lettori e alla scienza, è la mia testimonianza, un monito per chiunque possa trovarsi a vivere quello che ho vissuto. Spero che la mia storia possa essere d’aiuto a qualcuno” (Giorgio Vita)

Programma X” è un’opera che narra di un’esperienza che, apparentemente, valica i confini della razionalità di cui è stato protagonista e testimone l’autore Giorgio Vita. Il racconto, riportato per scelta editoriale nella sua integra genuinità e autenticità, apre delle finestre verso la comprensione dell’incredibile, ignoto ed eccezionale, lavorìo della mente umana. Partendo dalla propria storia, l’autore delinea a chiari tratteggi la sua personalità la quale è il prodotto di un’equazione riportante la determinazione del “sé”, oggetto d’indagine e studi approfonditi da parte della filosofia, sociologia e psicologia. Molti punti del racconto dell’esperienza vissuta dall’autore di “Programma X” offrono delle prospettive che potrebbero essere lette ed identificate con l’aiuto e il supporto dato dalle teorie delle scienze umane: emergono, infatti, aspetti inerenti alle dinamiche del gruppo, al concetto di devianza sociologica, alla situazione psicologica del protagonista e, persino, a quelle che possono apparire come dinamiche settarie; il culmine del racconto è, infatti, il cosiddetto “rituale”, che relativamente alla narrazione associa a sé delle peculiarità che talvolta assumono dei caratteri che spaziano dal magico-paranormale all’improbabile o surreale. (dalla prefazione di Antonia Depalma)

Caro lettore, siamo lieti di presentarti un singolare volume “Programma X” di Giorgio Vita. Il nostro autore ha deliberatamente (attraverso il suo flusso di coscienza) plasmato il suo libro come un enigma, un puzzle da comporre e un rebus da risolvere. Attraverso le pagine di questo libro, Vita ha intessuto un intrico di simboli, enigmi e riferimenti occulti, sul vissuto di qualcosa che esula da qualsiasi indagine razionale, creando una narrazione che sfida la logica del lettore. Tuttavia, Giorgio Vita ha fatto una scelta audace e inusuale: ha deciso di tralasciare all’interno del libro il rituale di cui è stato vittima. Questa omissione è il risultato di due motivi cruciali che l’autore ha voluto condividere con il suo pubblico. Innanzitutto, Vita confessa di temere per la sua incolumità. Rivela l’esistenza di una misteriosa psico-setta dell’alta finanza, potentemente radicata in un’importante capitale europea in cui lui ha vissuto per qualche tempo, e che potrebbe raggiungerlo per ostacolarlo o, peggio ancora, infliggere danni a lui e ai suoi cari. Il suo timore è palpabile nelle pagine del libro che lo riguardano direttamente con il suo contributo, e ciò aggiunge un elemento di suspense e pericolo al già intrigante contesto psicologico, che non è fiction ma tracciato biografico ed autobiografico reale. In secondo luogo, l’autore ha espresso il desiderio di riservare il racconto del rituale per le presentazioni pubbliche del libro. Preferisce condividere questa parte fondamentale della sua esperienza di persona, nel contesto di eventi dedicati ai lettori più attenti e curiosi. In questo modo, oltre a svelare il mistero, Giorgio Vita desidera instaurare un rapporto più intimo con il suo pubblico, creando un’esperienza unica e coinvolgente durante le presentazioni di “Programma X”.

 

A cura del Dr. Mirco Turco (Psicologo, Criminologo, Direttore Scientifico del Forensics Group e Criminal Meet, Direttore Editoriale di Obscura)

E con la consulenza della Dr.ssa Alessandra Abatelillo (Avvocato, Criminologa, Grafologa Socio del Forensics Group e membro di Criminal Meet)

Dr.ssa Federica Perrucci (Esperta in Analisi Comportamentale e membro di Criminal Meet)

 

INFO LINK 



GEBO la settima runa "Il Dono" - Clery Celeste

mercoledì 1 maggio 2024

DIMENSIONE X PLUS di GIORGIO VITA - Capitolo 3: Angel

 Tra i nuovi assunti alla "La Tour", una figura destava particolare curiosità: Angel. Un uomo singolare, avvolto da un alone di mistero che incuteva timore e fascino allo stesso tempo. Taciturno, quasi cupo, con un'aura lugubre che lo circondava come un velo. I suoi occhi, stretti e scrutanti, sembravano penetrare l'anima, mentre le sue labbra si aprivano raramente, solo per lanciare frasi pungenti come lame affilate.

 
La sua corporatura robusta e tozza, i capelli ricci e gli spessi occhiali da vista non facevano che accentuare l'enigma che lo avvolgeva. Nessuno conosceva la sua storia, nessuno sapeva da dove provenisse o cosa celasse dietro quel suo sguardo impenetrabile. Si diceva che un male oscuro albergasse in lui, un segreto terribile che teneva nascosto con cura.
 
Giovanni e Luca, pur incuriositi da Angel, lo tenevano a distanza. Il suo comportamento strano e l'aria di pericolo che emanava li mettevano a disagio. Preferivano la compagnia di Marcel e Henry, i proprietari della "La Tour", due uomini affabili e premurosi che li avevano accolti come fossero di famiglia.
 
Tuttavia, qualcosa nell'atteggiamento di Angel li turbava. A volte, durante le riunioni di lavoro, lanciava sguardi carichi di malizia verso i due fratelli, come se sapesse qualcosa che loro non conoscevano. E durante le serate organizzate da Marcel e Henry, si isolava in un angolo, osservandoli con fare indagatore.
 
Un giorno, mentre Giovanni e Luca stavano lavorando su un cantiere, Angel si avvicinò a loro. Con un tono basso e sibilante, disse: "State attenti. Non tutto è come sembra qui. C'è qualcosa di marcio sotto la superficie". Poi, senza aggiungere altro, si girò e si allontanò, lasciando i due fratelli confusi e preoccupati.
 
Le parole di Angel li tormentarono per giorni. Cosa intendeva dire? Cosa nascondevano Marcel e Henry? Erano davvero le persone affabili che sembravano? Giovanni e Luca si sentivano come pedine in un gioco pericoloso, ignari delle mosse dei giocatori.
 
Intanto, la loro vita alla "La Tour" proseguiva apparentemente normale. Lavoravano sodo, guadagnavano bene e venivano trattati con rispetto da tutti i colleghi. Ma l'ombra di dubbio gettata da Angel non li abbandonava mai.
 
Un sabato sera, Marcel e Henry invitarono Giovanni e Luca a una festa esclusiva nella loro villa. I due fratelli, ancora titubanti, accettarono l'invito. La villa era un vero e proprio gioiello, immersa in un parco immenso. All'interno, c'era un gran numero di persone eleganti e raffinate. Giovanni e Luca si sentirono a disagio in quel ambiente opulento e pieno di estranei.
 
Mentre si trovavano al buffet, un uomo distinto con un sorriso enigmatico si avvicinò a loro. Si presentò come Jean, un amico di Marcel e Henry. Jean era affascinante e colto, ma i suoi occhi avevano lo stesso sguardo inquietante di Angel.
 
Durante la conversazione, Jean fece allusioni a un'organizzazione segreta, un club esclusivo per persone illuminate. Parlò di potere, ricchezza e conoscenza proibita. Le sue parole attirarono l'attenzione di Giovanni e Luca, incuriosendoli e spaventandoli allo stesso tempo.
 
Quando la festa finì, Giovanni e Luca tornarono a casa con la mente in subbuglio. Le parole di Jean e il comportamento di Angel li avevano convinti che c'era qualcosa di losco dietro la "La Tour" e i suoi proprietari. Erano determinati a scoprire la verità, anche se questo significava mettere in pericolo la loro stessa vita.


HAGALAZ: la nona runa "La Madre delle Rune" - Clery Celeste

mercoledì 17 aprile 2024

DIMENSIONE X PLUS di GIORGIO VITA - Capitolo 2: Villa La Tour

L'auto di Marcel La Tour svoltò all'interno di un cancello monumentale, in ferro battuto lavorato con maestria, che si aprì silenziosamente come un occhio meccanico. Giovanni e Luca, seduti sul sedile posteriore, osservavano con stupore il viale alberato che si stendeva davanti a loro, illuminato da lanterne sospese a rami alti come alberi secolari. Il viale, lungo almeno un centinaio di metri, era fiancheggiato da aiuole fiorite e statue classiche che sembravano emergere dal buio come spettri di marmo.

L'auto si fermò davanti a una maestosa villa in stile palladiano, illuminata da una luce dorata che filtrava dalle ampie finestre. La facciata, decorata con colonne e fregi, era un'opera d'arte che sembrava uscita direttamente da un libro di storia. I due fratelli pugliesi, abituati alle loro semplici abitazioni, non riuscivano a credere ai loro occhi.

Marcel scese dall'auto e li invitò a seguirlo. Attraversarono un grande portone in legno di quercia intagliato, che si chiuse alle loro spalle con un suono sordo e solenne. Si ritrovarono in un immenso atrio, alto come una cattedrale, con un pavimento in marmo bianco e nero e un lampadario di cristallo che illuminava ogni angolo. Le pareti erano decorate con affreschi che raffiguravano scene mitologiche e paesaggi bucolici.

Un maggiordomo in livrea li accolse con un inchino e li accompagnò in un salone ancora più sontuoso, dove Marcel li presentò alla moglie, Isabelle. Isabelle era una donna bellissima, con lunghi capelli biondi e occhi azzurri glaciali. Indossava un abito da sera di seta nera che le donava un'aria di eleganza regale.

"Benvenuti nella nostra umile dimora," disse Isabelle con un sorriso forzato. "Spero che vi sentirete a vostro agio."

Giovanni e Luca si sentivano come due pesci fuor d'acqua. Non erano abituati a quel tipo di lusso e di opulenza. Si guardavano tra loro, incerti su come comportarsi.

"Non preoccupatevi," disse Marcel, intuendo il loro disagio. "Qui vi sentirete come a casa vostra."

Li condusse in un'ala della villa dove si trovavano le loro stanze. Le stanze erano ampie e luminose, arredate con mobili d'epoca e tappezzerie di seta. C'erano anche due bagni privati, ognuno con una vasca idromassaggio e una doccia a pioggia.

Giovanni e Luca rimasero senza parole. Non avevano mai visto una stanza così lussuosa in tutta la loro vita. Si sentivano come dei re in esilio.

"Non è niente in confronto a quello che vi aspetta," disse Marcel con un sorriso enigmatico.

I due fratelli si scambiarono un'occhiata di apprensione. Non sapevano cosa volesse dire Marcel, ma avevano un presentimento che la loro vita stava per cambiare per sempre.


PROGRAMMA X DI GIORGIO VITA. A cura del Dott. Mirco Turco (collana Universo del Mistero a cura di Mario Contino)




L'Amico di Krishna - Prabhu das (Pietro Giarola)