E se l'uomo fosse il risultato di un esperimento genetico degli alieni, che hanno utilizzato il nostro pianeta come un immenso laboratorio?
Di più, e se gli stessi scienziati dello spazio avessero terraformato il nostro pianeta, rendendolo abitabile e imprimendo la scintilla della civiltà alle razze primitive di ominidi che l'abitavano?
Come avrebbero reagito i nostri antenati di fronte a questi racconti, tramandati oralmente per millenni, se non creando riti e religioni?
Stiamo parlando della Genesi biblica, qui passata al setaccio dall'autore, ex bibliotecario e soprattutto ex insegnante di religione.
Extraterrestri nella Bibbia, dunque?
I primi a dirlo, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, non furono come ora gli ufologi, che hanno sempre temuto di offendere la sensibilità religiosa dei loro fans, ma due outsiders, americani: l'astronomo Morris Jessup e il pastore presbiteriano Barry Downing.
Solo che nessuno dei due studiosi americani sapeva allora che la versione protestante della Bibbia era assai diversa da quella romana, così come i cattolici non sapevano che il loro testo sacro era molto dissimile dall'originale ebraico.
E, ironia della sorte, i moderni rabbini si guardavano bene dal dire che la moderna Bibbia di Israele, che spiegava in dettaglio le origini dell'uomo per mano degli alieni, era a sua volta enormemente differente dal racconto orale trasmesso per secoli.
E fu così che la confusione fu totale. Sino ad ora.
In questo libro, che recupera le parti mancanti della Genesi, troverete la descrizione dettagliata di quell'esperimento perso nella notte dei tempi e anche la descrizione degli dèi che vi presero parte, delle loro macchine volanti, dei pianeti da cui provenivano, delle lotte celesti in cui rimasero coinvolti per la spartizione del pianeta e infine del momento glorioso della riscossa dell'uomo, che riuscì a liberarsi di quei dispotici tiranni.
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